Il Caffè
La pianta del caffè è un arbusto delle Rubiacee che si chiama Coffea. I frutti della Coffea sono piccole bacche verdi che, maturando diventano di colore rosso. L’habitat in cui è più facile ritrovare la pianta del caffè è la fascia tropicale, tra i 200 e i 2000 metri di altitudine. Le principali piante coltivate e commercializzate in tutto il mondo sono la Coffea Arabica e la Coffea Canephora, detta “Robusta”.
- La Coffea Arabica cresce soprattutto ad alta quota, tra i 900 e i 2000 metri. Originaria del Kenya, del Sudan e dell’Etiopia, si tratta di una pianta molto delicata ma possiede qualità nutritive e organolettiche molto importanti per l’organismo. La sua coltivazione è la stragrande maggioranza della coltivazione di caffè nel mondo (circa i ¾) grazie alle sue numerosissime varietà, come per esempio: Moka, Bourbon, Catuai e molte altre. Le varietà di caffè Arabica sono spesso caratterizzate da un gusto più dolce e corposo, sono ricche di arome e leggermente acide. Il contenuto di caffeina varia tra l’1% e l’1,7%.
- La Coffea Robusta è molto più resistente e cresce nelle zone maggiormente pianeggianti, soprattutto nell’Africa tropicale, tra l’Uganda e la Guinea richiedendo molte meno attenzioni dell’arabica, per questa ragione sul mercato può richiedere prezzi molto inferiori. Le varietà di Caffè Robusta sono di gusto forte, poco profumate, astringenti e con un gusto amarognolo. Il contenuto di caffeina si aggià tra il 2% e il 4%
- Specie Minori: Excelsa, Stenophylla, Mauritania, Racemosa
Il cosiddetto Acido Clorogenico, che è solamente presente nel caffè verde crudo poiché evapora durante la tostatura dei chicchi, non rimanendo presente nella bevanda che beviamo abitualmente.
La Caffeina
La caffeina non è presente in natura solamente nel caffè, ma in ben 60 specie diverse di piante, tra le quali il thè e il cacao. Una volta assorbita dal nostro organismo, il nostro corpo impiega qualche ora per metabolizzarla e, se non assunta in modo eccessivo, riceverne in cambio un effetto stimolante che aumenta la capacità di attenzione e di concentrazione.
La quantità di caffeina, come già detto, dipende moltissimo dalla tipologia di miscela scelta. Inoltre anche il modo in cui viene preparato il caffè influisce moltissimo sulle dosi di caffeina. Il caffè espresso ha il tasso più basso di caffeina perché il brevissimo tempo di estrazione non consente di sciogliere tutta la caffeina contenuta in un singolo chicco. Generalmente una tazzina di caffè espresso miscela arabica ha un contenuto di caffeina inferiore a 100 mg, mentre un caffè lungo o “americano” circa 150 mg.
Le zone di coltivazione del caffè
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale per il Caffè i maggiori produttori mondiali di caffè sono Brasile, Vietnam, Colombia e Indonesia. Seguono, con posizione variabile a seconda delle diverse annate: Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Etiopia, India, Ecuador.
Curiosità sul caffè
- La sua prima apparizione in Italia sconvolse la Chiesa che indicava le “Botteghe del Caffè” come luoghi di perdizione;
- Il Re Gustavo III di Svezia, per testare che la bevanda non avesse effetti negativi decise di testarla su una coppia di gemelli condannati a morte. La pena fu commutata in ergastolo a patto che uno dei due bevesse ogni giorno tre tazze di caffè e l’altro tre tazze di thé. I due ovviamente vissero a lungo, ma quello che bevve thé qualche anno di più;
- > Per esaltare il gusto del caffè bisogna aggiungere nell’acqua della caffettiera un granello di sale;
- Si dice che il modo migliore per bere il caffè sia “imprecando” ovvero quando è bollente;
- Le quotazioni del caffè, nelle banche di New York, Parigi e Londra, vengono trattate solamente dopo il petrolio, il grano e l’acciaio;
- Ogni giorno al mondo vengono bevute circa 3 miliardi di tazze di caffè.